(DIRE) Roma, 14 mar. – “C’è bisogno di un impegno corale da parte dei paesi europei per non lasciare da soli i bambini che sono tuttora in Ucraina o ai confini con i paesi limitrofi, soprattutto se non accompagnati, senza i genitori e figure adulte di riferimento. Occorre assicurare un percorso sicuro che possa metterli in salvo, proteggendoli anche dal rischio di cadere in circuiti di traffico e di sfruttamento. L’esperienza condotta in collaborazione con il Cir, in stretto coordinamento con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, è importante per definire linee di intervento operativo da condividere con le istituzioni e le organizzazioni non governative, per intensificare e coordinare gli aiuti rivolti in particolare ai bambini che si trovano soli e che per questo motivo sono ancor più vulnerabili. Un ringraziamento particolare va, alle istituzioni, al Comune di Firenze che, con l’Istituto degli Innocenti sta offrendo ora ai bambini, dopo giorni passati in rifugi e in fuga sotto le bombe, la possibilità di ritrovare serenità in un contesto di eccellenza educativa, e alla Regione Toscana. Ringraziamo inoltre la Regione Lazio e la Asl Rm2, che stanno garantendo l’accoglienza dei bambini che sono giunti in Italia con le loro mamme, con grande attenzione ai loro bisogni e predisponendo per loro tutto quanto necessario. Save the Children continuerà a seguirli nel loro percorso di inclusione e nella difficile costruzione di una crescita serena, nonostante le ferite della guerra”, ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children.
“Abbiamo condiviso con Save the Children una richiesta di aiuto arrivata dall’Ucraina che non potevamo in alcun modo lasciare inascoltata. Bambini soli e mamme in difficoltà con i propri figli che cercavano un luogo sicuro per fuggire agli orrori della guerra. Quello che vogliamo sottolineare, e di cui ringraziamo, è stata la risposta immediata anche da parte di tutte le istituzioni coinvolte che hanno garantito l’assistenza necessaria per portare a termine questa operazione umanitaria in condizioni di sicurezza e in tempi rapidi. Crediamo che questo sia un insegnamento che dovrebbe guidarci non solo in questa drammatica crisi, ma ogni volta che siamo chiamati a dare delle risposte di protezione: solo con un impegno collettivo e una risposta coordinata i diritti di tutti sono garantiti. Come in questo caso dove nessuno si è sottratto. Ora il nostro compito sarà quello di assistere queste famiglie e questi bambini affinché il loro percorso di integrazione sia positivo. Su questo ci impegneremo sin dai prossimi giorni”, ha dichiarato Roberto Zaccaria, presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati.