La Commissione europea ha dato il via alla terza edizione del Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità, il concorso aperto alle autorità locali dell’UE per il quale èpossibile presentare candidature fino al 15 febbraio 2024.
Il Premio, lanciato per la prima volta nel 2022 e pre-annunciato con il Piano d’azione UE contro il razzismo e la Strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ, punta a dare riconoscimento e visibilità alle migliori prassi sviluppate da città o regioni europee per promuovere l’inclusione e creare società libere dalla discriminazione. Più in particolare, il concorso intende mettere in luce e valorizzare le migliori prassi che promuovono la diversità (in termini di sesso, età, origine etnica/razziale, religione, disabilità, identità LGBTIQ) come fonte di ricchezza e innovazione e contribuiscono allo sviluppo di politiche e sistemi inclusivi.
Il concorso è rivolto a tutte le amministrazioni locali dell’UE, come città o regioni, che possono candidarsi per due categorie distinte:
- amministrazioni locali con meno di 50.000 abitanti
- amministrazioni locali con oltre 50.000 abitanti
Per ciascuna delle due categorie verranno selezionate tre vincitrici, ovvero la prima, la seconda e la terza classificata del concorso. Il titolo di Capitale europea dell’inclusione e della diversità 2024 verrà conferito alle amministrazioni prime classificate.
Quest’anno si vuole anche assegnare un Premio specifico alle amministrazioni locali che rendono le città e le regioni sicure per le donne in tutta la loro diversità, affrontando la violenza contro le donne. Questo Premio, rivolto ad amministrazioni locali indipendentemente dalla loro dimensione, verrà riconosciuto a tre vincitrici (primo, secondo e terzo posto).
La Commissione europea annuncerà tutte le vincitrici nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles il 25 aprile 2024, in occasione dell’evento di alto livello che riunirà responsabili politici, rappresentanti di regioni e città e organizzazioni promotrici della diversità e darà il via al Mese europeo della diversità.
Fonte, Europa Facile
