La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia del Consiglio regionale, presieduta da Flavio Cera ha prosegue il ciclo di audizioni con i presidenti delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp).
Nelle due audizioni odierne sono stati ascoltati: il presidente Asp “Fondazione Nicolò Piccolomini per l’Accademia di Arte Drammatica” di Roma, Edoardo Siravo; il presidente Asp “Istituto Romano San Michele” di Roma, Livia Turco, accompagnata dal direttore generale Fabio Liberati.
Edoardo Siravo ha illustrato la “Fondazione Nicolò Piccolomini per l’Accademia d’Arte Drammatica” che è un’ Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza a favore degli artisti teatrali anziani e indigenti. Nasce come ente morale nel 1943, a seguito del lascito testamentario del conte-attore Nicolò Piccolomini, morto a 28 anni nel corso della seconda guerra mondiale. Nel 1956 viene posta sotto la disciplina delle Ipab (legge del 1890, detta legge Crispi, abrogata nel 2000) e controllata dalla Regione Lazio.
La Fondazione ottempera ai propri scopi statutari grazie alle donazioni di privati e al reddito degli immobili ereditati. Tale reddito è destinato a finalità pubbliche, quelle cioè dell’assegnazione di aiuti economici agli artisti teatrali anziani e indigenti tramite la pubblicazione di un bando annuale.
Livia Turco ha esordito che l’Istituto Romano San Michele è la più grande Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) di Roma, per rilevanza patrimoniale e attività di assistenza svolta. Si occupa da quasi un secolo dell’imponente complesso edilizio esteso su un’area di circa 120mila metri quadrati in piazzale Antonio Tosti, costituendo l’ossatura e l’anima del quartiere di Tor Marancia. Perché tra la missione dell’Istituto e la storia del territorio c’è una vera e propria osmosi.
A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio