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Regione Lazio: Contributi a fondo perduto per restauro opere cinematografiche

Centocinquantamila euro in contributi a fondo perduto per sostenere il restauro e la digitalizzazione di opere cinematografiche e audiovisive.

È l’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio e finanziato con fondi regionali rivolto alle imprese di post-produzione e alle cineteche in possesso dei requisiti richiesti.

Nel dettaglio sono ammesse alle sovvenzioni:

  1. le imprese di post-produzione1 di opere cinematografiche2 e/o audiovisive, con sede legale o operativa nella Regione Lazio;
  2. le cineteche4 di cui all’art. 2, comma 1 della legge 14 novembre 2016, n. 220, con sede legale e domicilio fiscale in Italia.

Le imprese/società di post-produzione di cui alla lettera a) devono essere in possesso di classificazione ATECO J59.11 o J59.12 e avere un capitale sociale versato pari ad almeno 40.000 euro.

I contributi sono concessi esclusivamente per il restauro e la digitalizzazione di cortometraggi o lungometraggi, in pellicola o altri supporti, sulla base della valutazione effettuata dalla Commissione tecnica deputata.

Sono ammissibili a valutazione di merito solo i progetti che rispettano tutti i seguenti requisiti:

  1. contengono la descrizione dei requisiti tecnici indicati dal presente avviso;
  2. prevedono di concludersi entro e non oltre il 31/10/2022;
  3. prevedono la digitalizzazione in modo da consentire la fruizione da parte delle persone con disabilità, anche mediante l’utilizzo di sottotitoli e strumenti di audiodescrizione.

Il mancato possesso dei requisiti previsti nei punti precedenti comporta l’inammissibilità del progetto a valutazione di merito.

Ai fini della valutazione di merito, è attribuito uno specifico punteggio premiale nel caso in cui l’opera da restaurare e digitalizzare:

  1. è stata formalmente riconosciuta come bene culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali), in quanto opera rara e di pregio;
  2. costituisce opera di particolare rilevanza culturale per il territorio regionale, in quanto idonea a valorizzare il patrimonio artistico, storico e identitario territoriale.

Ogni soggetto beneficiario può presentare istanza di contributo per 1 sola opera da restaurare e digitalizzare.

Ai fini della determinazione del contributo sono eleggibili le sole spese sostenute nel territorio regionale, univocamente riconducibili e necessarie al progetto ed in particolare alle seguenti fasi di lavorazione:

  1. operazioni relative al restauro dei materiali da digitalizzare, fra cui la pulizia e la riparazione del supporto;
  2. scansione digitale;
  3. eventuale trattamento di digital clean e color correction;
  4. eventuale realizzazione di una copia in pellicola del materiale ovvero dell’opera digitalizzata, ai fini di una più efficace conservazione del materiale;
  5. acquisto o noleggio di sistemi o spazi di memorizzazione, archiviazione e di gestione dei file del materiale digitalizzato.

Le risorse finanziarie destinate al finanziamento degli oneri relativi al presente avviso ammontano complessivamente a150.000 euro a valere sul capitolo di spesa U0000G11934, destinato al sostegno di interventi sul restauro e la digitalizzazione di opere cinematografiche e audiovisive.

Il contributo massimo concedibile ad ogni progetto di restauro e digitalizzazione ammonta a 40.000 euro per ogni lungometraggio e a 20.000 euro per ogni cortometraggio.

Il contributo viene concesso nel rispetto delle disposizioni previste in materia di “de minimis” dal Regolamento (UE) n. 1407/20138, che prevede, tra l’altro e con eccezioni, che l’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi da uno Stato membro a un’Impresa Unica in termini di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL), non può superare 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Pertanto, l’importo complessivo del contributo richiesto da ciascun beneficiario, inteso quale “impresa unica” come definita all’art. 2 del citato Reg. (UE) 1407/2013, non può superare, cumulato agli altri aiuti de minimis, l’importo di 200.000 euro nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari (ossia l’esercizio finanziario in corso e i due precedenti).

Fermo restando il rispetto del massimale “de minimis” di cui ai precedenti punti, il contributo non può, in ogni caso, superare l’80 per cento dei costi ammissibili.

L’istanza per la concessione del contributo, in regola con le norme sull’imposta di bollo, deve pervenire alla Regione, completa di tutta la documentazione richiesta, esclusivamente via PEC all’indirizzo: restauropellicole@regione.lazio.legalmail.itentro le ore 12:00 del 5 giugno 2022.

Le istanze sono sottoposte ad una istruttoria formale preventiva, effettuata dall’Area Arti Figurative, Cinema e Audiovisivo, e quindi valutate nel merito da un’apposita Commissione tecnica che attribuirà i punteggi secondo i criteri stabiliti dal presente avviso. Non sono ammissibili a contributo i progetti che non ottengano un punteggio complessivo almeno pari a 40.

A seguito della valutazione la Commissione provvede a trasmettere all’Area Arti Figurative, Cinema e Audiovisivo, la graduatoria dei progetti valutati, con indicazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, del contributo concedibile.

Documentazione di riferimento

Fonte, LazioEuropa

 

 

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