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PNRR: ZINGARETTI, ‘GARE NEL LAZIO CONTROLLATE DALL’ANTIMAFIA, LO SAPPIANO I MAFIOSI’

Il governatore parla del protocollo siglato a dicembre scorso per il controllo degli appalti, ‘un bel segnale per imprenditoria sana’ – De Raho, ‘aderiscano anche altre regioni’ Roma, 9 feb. (Adnkronos) – Nell’ambito delle attività di prevenzione, “come RegioneLazio siamo arrivati per primi” a firmare un protocollo del genere, “sappiano i mafiosi che chi partecipa alle gare nel Lazio viene automaticamente controllato dall’Antimafia”. Così il presidente della RegioneLazio Nicola Zingaretti, ospite questa mattina, insieme al procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, di Unomattina, su Rai1, parlando del protocollo siglato a dicembre scorso dalla RegioneLazio e dall’Antimafia per il controllo degli appalti connessi a Pnrr e a prevenire eventuali infiltrazioni.

“Il messaggio è che tutti possiamo fare qualcosa contro le mafie – ha detto il governatore -, non bisogna delegare la lotta alla mafia solo a chi la fa, in realtà tutti dovremmo essere impegnati su questo fronte, in questo caso prevenendo il crimine. Insomma, un bel segnale, soprattutto per gli imprenditori onesti principali vittime dell’economia illegale. Per dire: il Pnrr è per i cittadini e una imprenditoria sana che deve gareggiare con delle regole pulite”.

“Verrà costituita un piattaforma o comunque la migliore modalità affinché tutte gli elementi significativi delle procedure di appalto, di concessione, autorizzazione possano essere trasmessi dalla RegioneLazio alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e alla Direzione Investigativa Antimafia – ha spiegato Federico Cafiero De Raho – Questi vengono riversati nella nostra banca dati e attraverso una sorta di frullatore vengono aggregati a quelli che già esistono e via via vengono alimentati fin dal 1993. Questo determina la possibilità di individuare le identità, sicché laddove c’è un soggetto già in banca dati, esso viene immediatamente evidenziato e quindi abbiamo una riconducibilità all’ambiente mafioso, comportando poi l’adozione delle migliori procedure” (segue) (Sib/Adnkronos)

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